Sotto la pressione della variante Omicron, che rischia di mandare milioni di persone in isolamento e di complicare ancora la situazione negli ospedali, il governo ha sostanzialmente abolito la quarantena (oggi di 7 giorni) per le persone che “nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione o successivamente alla somministrazione della dose di richiamo (il booster o terza dose, ndr), hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al Covid-19”, si legge all’articolo 3 del decreto legge approvato ieri sera. Dovranno però indossare mascherine Ffp2 per 10 giorni e fare un tampone rapido o molecolare dopo cinque: quasi un rompicapo. Una circolare del ministero della Salute stabilirà le modalità: secondo il parere reso ieri dal Comitato tecnico scientifico i “super vaccinati” per cinque giorni potranno svolgere le “attività essenziali”, ovvero “lavorare (qualsiasi lavoro), andare a scuola o all’università, accompagnare i figli a scuola, andare da parenti non autosufficienti, a fare la spesa o in farmacia, se non ci sono alternative” per dirla con un membro del Cts, “ma non andare al ristorante, al cinema, a teatro, in palestra e in piscina”. Chissà chi controllerà.
L’altra decisione è l’estensione del super green pass (guariti o vaccinati) ai treni, al trasporto pubblico locale, agli impianti sciistici, ai ristoranti e ai bar all’aperto, a piscine, sport di squadra e centri benessere, agli stadi dove peraltro la capienza massima scende dal 75 al 50%, ai palazzatti dello sporto (massimo 35% e non più 50%), nonché ai ristoranti degli alberghi e strutture ricettive nelle zone gialle e arancione. Fin qui c’era solo il pass base, ora sufficiente solo per andare a scuola e al lavoro, però a piedi o con mezzi privati.
Sul resto l’esecutivo si è diviso. Mario Draghi ha aperto la riunione parlando di super pass per tutti i lavoratori, sollecitato anche dal ministro della Salute Roberto Speranza e dalla Conferenza delle Regioni. Il leghista Giancarlo Giorgetti l’ha fermato: “Noi siamo contrari ma non per ideologia. Sarebbe un obbligo vaccinale mascherato. Per farlo, e se ne può parlare in un prossimo Consiglio dei ministri, lo Stato deve assumersi la responsabilità: dovrebbe elencare le categorie fragili esenti, risarcire i possibili danni da vaccino ed eliminare la manleva”, cioè il discusso consenso informato che secondo autorevoli giuristi non esenta affatto lo Stato dalla responsabilità civile. Poi è andato a raccontarlo all’Adnkronos, anche a nome del M5s. Che però, con il ministro Stefano Patuanelli, si è schierato per l’obbligo vaccinal, anche per chi non lavora. Vorrebbe l’obbligo anche Confindustria, come il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta di Forza Italia. A Giorgetti ha risposto Mariastella Gelmini, che rappresenta FI in cabina di regia: “Ma Fedriga è del tuo stesso partito e questa mattina voleva il green pass”. Se ne riparlerà subito dopo Capodanno. Pd e Italia Viva sono per l’obbligo vaccinale.
Ieri in Italia abbiamo avuto 98 mila contagi, 148 decessi, 489 ricoveri in più in area medica e 40 nelle terapie intensive con 126 nuovi ingressi. “Nel Regno Unito, dove è arrivata prima, Omicron raddoppia i contagi in tre giorni e i ricoveri in otto/nove giorni”, sintetizzano alla Salute. Sarà anche meno letale per i vaccinati e forse non solo, con quei numeri però anche i casi gravi aumenteranno. E la Delta non è sparita.
L’intervento sulle quarantene crea un ginepraio. I non vaccinati in caso di contatto faranno dieci giorni, come adesso. I vaccinati con due dosi da più di 120 giorni (quattro mesi, dopo i quali si può fare il booster) ne faranno cinque contro i sette attuali. I super vaccinati come sopra: “autosorveglianza” la chiama il decreto. La circolare dovrebbe prevedere tamponi ogni 24 ore per gli operatori sanitari e ogni 48 per i lavoratori a contatto con il pubblico, fino ai camerieri e forse agli insegnanti. E tamponi in uscita dall’isolamento, forse, solo per i sintomatici. Con le Asl che hanno ormai abdicato al tracciamento, i controlli saranno quasi impossibili: qualcuno sarà tenuto alla Ffp2, per altri basterà la mascherina chirurgica. Si apre, solo adesso, il tema del prezzo calmierato per le costose Ffp2.