Due cadaveri trovati nel Po, a Torino, a distanza di circa dodici ore e a cinque chilometri di distanza. Due giovani, neanche trentenni, entrambi provenienti dalle Bahamas. Amici di lunga data che, lasciata la loro isola per seguire le loro carriere, si erano dati appuntamento nel capoluogo piemontese dove sono morti per cause ancora da accertare e tempi da ricostruire. È la storia di Alraé Ramsey, 29 anni, e Blair Rashad Randy John, 28 anni, che si tinge di giallo anche per la sparizione dei loro bagagli. Il cadavere del primo, un diplomatico con permesso di soggiorno austriaco, è stato trovato nel pomeriggio di martedì. Il corpo si trovava nel Po tra il ponte Balbis e il ponte Isabella, a sud del parco del Valentino. Addosso aveva ancora i suoi vestiti, che non sono stati strappati dalla corrente, e l’orologio. Gli investigatori della Squadra mobile avevano appreso che era in città insieme a un amico suo connazionale (ma con cittadinanza canadese) la cui scomparsa era stata denunciata il 1° giugno. Anche il suo corpo è stato trovato nel fiume, ma cinque chilometri più a nord, vicino alla passerella di piazza Chiaves sul Po, dove è stato recuperato nella prima mattina di ieri. Anche lui aveva addosso i suoi vestiti e una catenella.
Da un primo esame del medico legale “non emergono elementi che facciano ritenere che i due cittadini siano stati vittime di delitti o fatti violenti”, ha dichiarato ieri mattina il questore di Torino Giuseppe De Santis. Sul volto hanno leggeri segni di contusione, compatibili con una caduta in acqua. Secondo il medico legale, i loro corpi sono rimasti in acqua in un periodo di tempo tra le 24 e le 72 ore, ma si aspetta l’esito dell’autopsia e degli esami tossicologici per capire meglio le cause e tempi della loro morte. “Se l’esame non chiarisse i dubbi sulla modalità della morte – ha proseguito il questore –, la squadra mobile esaminerà tracciati telefonici, tabulati, uso carte di credito e bancomat”.
Ramsey era un “giovane brillante, pieno di speranze”, lo ha definito l’ex ministro degli Affari esteri delle Bahamas, Fred Mitchell, con cui il 29enne aveva lavorato in passato. Di recente si era trasferito in Austria per frequentare l’Accademia diplomatica. Il 28enne, invece, aveva un dottorato in Psicologia e abitava in Canada. Secondo quanto spiegato alla polizia dalla sorella, che risiede a Londra e si è precipitata a Torino, John frequentava un corso in Inghilterra. Sarebbe arrivato a Torino per parlare a una conferenza di psicologia. Per questa ragione si erano dati appuntamento in Italia a metà della scorsa settimana. Avevano prenotato una stanza per due notti in un bed and breakfast, ma l’ultima notte non avrebbero fatto rientro nella loro camera dove non sono state trovate le valigie. I familiari hanno avuto un ultimo contatto con i due giovani il 30 maggio, sostengono i media caraibici. Secondo un giornale bahamense, Eyewitness News, Randy John nel weekend avrebbe dovuto essere di nuovo a Londra per poi prendere un volo per Halifax (Canada), un volo mai preso, ragione per cui il primo giugno i familiari ne hanno denunciato la scomparsa.