Il Pd post-elezioni: problemi di memoria e di autocritica
Zingaretti è contento: in effetti passare dal 40% al 22% è un bel successo!
L’incapacità del Pd di analizzare il voto e di ammettere i propri errori è enorme. Almeno l’assenteismo alle urne dovrebbe far pensare. Invece non se ne parla, anche se gli astenuti sono proprio i potenziali elettori di sinistra insoddisfatti. Come chi ha scelto il Pd non per convinzione ma per disperazione, dato che la sinistra è scomparsa e il M5S ha deluso. Dov’è l’autocritica?
Perché non ammettere che l’aver voluto la devastazione della Costituzione è stato un grave errore? O che accettare il Jobs act, la riforma delle pensioni Fornero, il difendere a spada tratta i vitalizi, la “buona scuola” e la demolizione della sanità pubblica sia stato ingiusto? E poi, dov’è finita la sinistra ambientalista? Mah!
I piddini si sentono, da sempre, portatori della verità assoluta e superiori agli altri, quindi non ammettono i propri errori… Ma allora come la mettiamo con la caduta di Sergio Chiamparino, importante esponente del Pd, in Piemonte? Vuoi vedere che proprio ai piemontesi, di sinistra e ambientalisti, il Tav non piace e piace ancora meno il pensiero di dover “inseguire” gli imprenditori?
Albarosa Raimondi
Il vero significato del Vangelo secondo Matteo (Salvini)
Don Matteo (Salvini) stravince e ringrazia tutti i santi protettori ai quali aveva affidato il suo nuovo Vangelo.
Ma secondo i più autorevoli esegeti, quello che il messaggio evangelico urbi et orbi di “don Matteo” ha inteso comunicarci, in forma subliminale e tramite l’esaltazione dei simboli del Cristianesimo, è altro.
La nostra stessa identità culturale si è formata nei secoli grazie alla reciproca influenza tra il mondo classico e quello ebraico. Infatti, senza i migranti che 2000 anni fa “contaminarono” la cultura latina e greca, oggi, non esisterebbero i valori della cristianità. Insomma, sebbene il profeta leghista lo taccia, la nostra stessa civiltà si è formata nei secoli proprio grazie al superamento di muri e frontiere.
Quindi, la logica conclusione è che dall’incontro tra il mondo musulmano e quello occidentale potrebbe nascere in futuro una nuova e più evoluta civiltà. Parole sante:
ora pro nobis.
Maurizio Burattini
I politici non devono pensare soltanto al proprio “orticello”
Sono sempre i cittadini a sacrificarsi per il bene della nostra Patria. Molti non ce la fanno più: in particolare le aziende, i disoccupati, i precari e i giovani, che non vedono prospettive.
E da cittadino mi sento di rivolgermi ai nostri governanti: non possiamo più accettare i vostri litigi. Come mai, in un momento così delicato, non riuscite a collaborare per il bene della nazione? Dovete pensare al futuro del nostro paese.
È arrivata l’ora di accantonare i vostri interessi personali e di partito! Cari signori politici – di maggioranza ma anche di opposizione – rimboccatevi le maniche e lavorate tutti insieme per far risorgere la nostra bella Italia e non pensate solo al vostro “orticello”!
Cav. Antonio Guarnieri
Il licenziamento via sms è il fallimento della civiltà
Trovo vergognosa la vicenda di Mercatone Uno.
Comunicare con un sms ai lavoratori che dal mattino seguente non avrebbero più dovuto aprire i negozi per via del fallimento (anch’esso comunicato tramite messaggio su Facebook) denota la più completa indifferenza per le tante famiglie coinvolte.
Oltre a loro anche i clienti, che hanno versato acconti per acquistare mobili che non riceveranno mai, sono stati vergognosamente gabbati, così come i fornitori che non verranno più pagati. Ora si aprirà il solito inutile tavolo di trattative che non porterà pressoché a nulla.
Ovviamente i segnali c’erano tutti, visti i precedenti passaggi di gestione e i negozi poco frequentati. Mercatone Uno ormai era un bazar con tutto e niente, con merce a prezzi elevati e di scarsa qualità: ma da qui ad arrivare al licenziamento via cellulare ce ne passa!
Nel mondo del lavoro stiamo perdendo ogni diritto, rispetto e dignità, con il tacito supporto dei sindacati, che sembra non facciano nulla per aiutare i lavoratori.
Monica Stanghellini
Il brutto spettacolo della Tv, schiava di trash e Auditel
Sulla televisione di oggi mi sarebbe tanto piaciuto sapere il pensiero di Pier Paolo Pasolini! Il turpiloquio ha conquistato ogni spazio possibile, urla e risse sono ormai le più alte espressioni concettuali: Sgarbi docet! Se il direttore di un quotidiano va in Tv e dice parolacce, l’Auditel impazzisce per quanto funziona.
La D’Urso ci racconta le corna di questo e quell’altro e dei finti matrimoni per finire sulle copertine dei rotocalchi, fra grandi fratelli e isole varie.
Si fa notizia di ogni starnuto (se non di ogni culo e tette). Per una risata che ci strappa Maurizio Crozza, raccontando vezzi e limiti dei nostri politici, che balorde altre idee di spettacolo ci tocca tollerare! Ad esempio un Salvini farcito di stucchevole filantropia mentre bacia un rosario in un comizio.
Forse Pasolini avrebbe detto che questo già accadeva negli anni Settanta, quando la Democrazia cristiana raccontava che la madonnina di Civita Vecchia, per i nostri peccati, era tornata a piangere lacrime di sangue!
Corsi e ricorsi storici, quindi? Bene così! Basta che non ci tocchino il campionato.
Massimo Testa