Matteo avrà ancora una spina nel fianco: Giuseppe Conte
Chi come me ha votato M5S mastica amaro: per l’indiscussa sconfitta e per la prepotente (e prevista) vittoria della Lega, che, populista e demagogica, ha conquistato gli elettori italiani. Il Movimento paga l’alleanza con Salvini, il caso Diciotti e l’iniziale sudditanza alla Lega, ma non aveva scelta, visto il rifiuto del Pd. Ora occorre prendere con le pinze le dichiarazioni di Salvini sull’esperienza di governo attuale, che dice di voler continuare. Vedremo dopo i colloqui con FI e Meloni. Ma anche se staccherà la spina al governo, avrà sempre una spina nel fianco: Giuseppe Conte, stimato da tanti italiani che non gradirebbero la fine del suo governo. Anche il Pd di Renzi vinse le europee con il 40% nel 2014. Sembrava invincibile, ma sappiamo come è finita. Gli italiani tendono sempre a punire il vincitore delle ultime elezioni… I 5 Stelle possono quindi ancora sperare.
Umberto Alfieri
Non è una sconfitta: il M5S ha vinto alla prova dei fatti
Il risultato di Salvini è ancora una volta drogato di aspettative. Le stesse di quelli che votano Zingaretti. L’unico partito votato per quanto ha realmente fatto, è il M5S, che ha governato adottando decisioni tanto doverose quanto divisive. Un risultato positivo: c’è la certezza di un 17% che non voterebbe mai Lega nè Pd, e che persegue gli ideali di legalità, solidarietà e lotta ai privilegi. Bisogna liberarsi del pensiero a breve termine, che vede la politica superare le proprie possibilità per accontentare subito l’elettorato. Meglio avere un programma di più ampio respiro e valutare solo al termine del mandato. Fa bene Di Maio a continuare: a parte il voto salva-Salvini (che però è stato bilanciato dall’imposizione dell’uscita di Siri), penso che i 5S stiano facendo un buon lavoro. Certo, sarebbe meglio avere un alleato più affidabile e affine del Carroccio, ma, per ora, questo c’è.
Valentina Felici
La voce di Berlusconi rompe il silenzio elettorale
Domenica notte, ci si sarebbe aspettati il rispetto del cosiddetto “silenzio” nelle ore che precedono il voto. Invece su Rete4 alle 02:50 è partita la replica di “Stasera Italia”, in cui toh! casualmente c’è Berlusconi. Intervistato dalla Palombelli, propone il solito armamentario di balle (tipo 1000 euro a tutte le mamme d’Italia, taglio alle tasse, più di un milione di posti di lavoro…). Più che uno statista oserei dire un santo, che ci regalerà, insieme con Salvini & Meloni (che piuttosto che realizzare questo disegno si sposerebbero rispettivamente con Fratoianni e la Boschi) il paese del Bengodi. Poi i soliti insulti ai 5S, cialtroni ed incapaci, ma… senza mai nominare Salvini. Spettacolo incredibile, comico, triste.
Francesco Ferdico
A Riace il vento è cambiato troppo in fretta. Chissà perché
L’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, aveva messo in piedi un sistema di accoglienza che funzionava. Non teneva gli immigrati nei centri a spese dello Stato, li faceva lavorare.
Il tessuto economico locale dava segni di ripresa. Ma l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina fece finire tutto. E se lo scopo fosse stato proprio questo, far fallire un sistema di accoglienza sostenibile? Che sia una scusa per continuare con decreti che ricordano leggi che dovrebbero appartenere al passato?
Nonostante ciò, le persone di Riace hanno votato Salvini. E anche questo, non è rinnegare la ripresa? Non è un andare dove tira il vento?
Michele Schiavino
Votare è anche un dovere Il Sud spesso lo dimentica
Elezioni europee con il 56.10 per cento di votanti in Italia e in Sicilia il 37,51 per cento.
Dal compimento del 18esimo anno di età ho votato sempre e mai scheda bianca. Per il voto libero mio padre Francesco Barraco (Cavaliere al Merito della Repubblica) ha dovuto combattere nella guerra di Liberazione.
Gaspare Barraco. Marsala
La (seconda) scomparsa di Ettore Majorana
Volevo fare una – amara – riflessione. A una cena ho conosciuto una giovane italiana, studentessa di fisica presso un prestigiosa università Usa. Visto il suo corso di studi, le ho chiesto se avesse mai letto il libro di Leonardo Sciascia “La scomparsa di Majorana”.
Con mia grande sorpresa la studentessa non conosceva il protagonista, Ettore Majorana, notissimo fisico ed accademico italiano scomparso nel marzo del 1938. Una figura nota, non solo per le sue ricerche sulla fisica nucleare ma anche per la sua improvvisa e misteriosa sparizione, che ha suscitato, dalla primavera del 1938 ad oggi, speculazioni sulle possibili ragioni.
Mi chiedo: com’è possibile che uno studente di fisica, per giunta italiana, non conosca Ettore Majorana? C’è da pensare che molti, troppi, figli di una certa borghesia privilegino scuole o università straniere con risultati del tutto deludenti, se non avvilenti, rispetto alla cultura italiana, sempre più da “fast-food”.
Paolo Troiano