Gli arresti di Milano lasciano passare un messaggio positivo
Gli arresti di Milano se da un lato sono motivo di sconforto, dall’altro fanno passare un messaggio positivo: disponiamo ancora di una magistratura indipendente, malgrado tutti i tentativi di lorsignori di assoggettarla in qualche modo al potere politico o finanziario. Si pensi per esempio alla legge sulla responsabilità civile dei giudici: se compilata e applicata come avrebbero voluto sarebbe stato necessario un eroismo pari a quello di Falcone e Borsellino per mettere sotto inchiesta un miliardario.
Vincenzo Bruno
Il circolo vizioso tra i Comuni e lo Stato
Oltre cinquecento Comuni italiani sono a rischio dissesto finanziario. Aumentano le morosità, peggiorano i servizi e aumentano le tasse locali. E spesso deve intervenire lo Stato con prestiti a lungo termine. É come un cane che si morde la coda.
Gabriele Salini
Non rubano più “per il partito” ma per fare carriera
Dopo anni di letture degli articoli e dei libri dei Barbacetto, Dalla Chiesa, Gomez, Travaglio sono giunto alla conclusione che mafia, ‘ndrangheta e camorra a Milano e in Lombardia non esistono. Del resto la cosa era stata anche profetizzata dall’ex ministro dell’Interno ed ex presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che pretese ed ottenne dalla Rai una trasmissione riparatrice. Per anni giudici e polizia hanno cercato nei luoghi sbagliati.
È vero che negli anni ottanta in questa regione ci furono molti omicidi che vennero attribuiti a malavitosi dalle origini sospette. Noti giornalisti, anticipando i troll russi e usando fake news, cominciarono la loro sciagurata campagna di disinformazione a cui la Lega, Forza Italia e quelli che ora si definiscono Fratelli d’Italia da una parte e Pd dall’altra ben poco poterono per fermarli. Ora alcuni giudici, di cui noi cittadini dovremmo essere orgogliosi, sembra che abbiano individuato i veri colpevoli del sistema corruttivo che molti anni fa fu algidamente chiamato “mani pulite’’. I prosecutori, sostengono i giudici, non rubano più, come certi allocchi credevano, “per il partito’’ ma lo fanno indecentemente per far carriera nei partiti. Come vedete in questo cerchio tragico la malavita con i vari nomi non viene citata.
Franco Novembrini
Europee: sovranisti o no, l’astensione sarà vincente
Occupandoci delle prossime Europee, restano i dubbi su chi voterà e chi si asterrà. Ciò perché non è detto né scritto da nessuna parte che vinceranno i cosiddetti sovranisti, mandando in conseguenza all’opposizione le Merkel, gli Juncker & C., e nell’ipotesi positiva se riusciranno a cambiare la politica economica dell’Ue dall’austerity ad oltranza alla crescita. In atto le perplessità di chi dovrebbe votare circa l’utilità dell’attuale Unione sono palesi, ed è debole la speranza che, votando per i sovranisti, cambierebbero le cose. Penso, pertanto, che l’esito del voto sia incerto, ma sono convinto che ci sarà una notevole astensione.
Luigi Ferlazzo Natoli
DIRITTO DI REPLICA
In riferimento all’articolo “Next stock… Europa. Le turbe dei milanesi sui trasporti pubblici” pubblicato il 6 maggio, Atm desidera precisare che, contrariamente a quanto ricostruito nell’articolo, gli annunci automatici sui mezzi pubblici di superficie, che indicano la fermata successiva, sono realizzati con un sintetizzatore vocale. La frase in questione registrata è “Next stop” e non “Next stock” come da file audio allegato (che potete pubblicare sul sito per consentire ai vostri lettori di verificare direttamente).
In metropolitana, invece, gli annunci sono realizzati da persone fisiche e sono peraltro molto apprezzati dai passeggeri, come risulta dalle dichiarazioni della clientela stessa. La riconoscibile voce del metrò, in particolare, è quella di una nostra dipendente laureata in lingue. Dispiace quindi leggere una ricostruzione estremamente fantasiosa, ma inesatta, che riguarda il personale Atm che ogni giorno presta il proprio servizio per il buon funzionamento del trasporto pubblico milanese.
Ufficio stampa Atm
Infatti nell’articolo non si parla mai, ma proprio mai, della metropolitana, bensì dei mezzi di superficie. Su cui chiunque (altro che fantasia!) può da anni ascoltare la comunicazione: che è “next stock”, chiarissimo. Chissà perché il sintetizzatore inciampa proprio su quella sillaba del messaggio. E chissà perché nessuno ne ha controllato l’effetto ed è intervenuto per modificarlo. Speriamo che qualcuno lo faccia ora…
Nando dalla Chiesa
Ringrazio per aver correttamente riportato il mio pensiero in merito alle vicende del Salone del libro. Tuttavia vi chiedo di rettificare il fatto che io abbia voluto rappresentare quello altrui. A stento rappresento il mio…
Carlo Amatetti, editore di Sagoma
Evidentemente, nella conversazione che abbiamo avuto e nella quale sono state citate anche le altre case editrici, c’è stato un equivoco. Ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori.
Si.D’O.