Indagato per eccesso colposo di legittima difesa. La nuova legge voluta dal ministro Matteo Salvini non ha evitato ad Andrea Pulone, il 29enne che venerdì scorso ha sparato a un 16enne sorpreso a rubare nell’abitazione di suo padre a Monterotondo, l’indagine a suo carico da parte della Procura di Tivoli. E non poteva essere altrimenti. “È una misura a garanzia dell’indagato”, ci ha tenuto a specificare il procuratore capo di Tivoli, Francesco Menditto. I magistrati, infatti, hanno bisogno di fare le verifiche del caso, per comprendere con dettagliata precisione in quali condizioni è stato sparato il colpo – quindi anche attraverso esami balistici – se il ragazzo ferito era di spalle e, soprattutto, se questo poteva vedere chi gli sparava. Ed è proprio quest’ultimo punto che andrà definito.
La nuova legge considera “sempre in stato di legittima difesa” chi, all’interno del domicilio (o nel negozio o nello studio professionale), respinge l’intrusione da parte di una o più persone “posta in essere con violenza o minaccia di uso di armi o di altri mezzi di coazione fisica”. Ma non sarebbe questo il caso. Dunque l’altra scriminante riguarderebbe l’esclusione della punibilità di chi ha agito per la salvaguardia della propria o altrui incolumità “in condizioni di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto”. Ed eccolo il nodo, il “grave turbamento” sul quale si è concentrato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nelle annotazioni che hanno accompagnato la promulgazione della legge, la scorsa settimana.
Probabilmente già oggi Palone – figlio del noto astrofisico Luigi – verrà ascoltato dai magistrati alla presenza del suo avvocato, mentre con l’iscrizione del giovane nel registro degli indagati ora i carabinieri di Tivoli potranno effettuare i rilievi del caso. In questa fase, la procedura della Procura è la stessa di sempre. Le considerazioni sulla nuova legge verranno fatte solo al momento di fare le richieste al gip. In ogni caso, pur mancando ancora la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, verrà applicata la normativa più favorevole a chi ha commesso il reato. E a sua volta il giudice per le indagini preliminari dovrà controvalutarne le condizioni. È ovvio come allo stato dei fatti le evoluzioni legali siano del tutto imprevedibili, essendo questo il primo caso di specie e non essendoci precedenti interpretativi.
Dall’altra parte, prosegue il lavoro dei carabinieri per rintracciare i due complici del 16enne Enrico P., che dopo essere scappati hanno scaricato il ragazzino davanti all’entrata del Policlinico Gemelli di Roma. I militari sono sulle tracce dei malviventi e ieri hanno trovato abbandonata anche l’auto con la quale si sono dati alla fuga. Nel frattempo, da fonti ospedaliere si apprende che le condizioni di salute dell’adolescente sono in netto miglioramento. Il ragazzino è stato operato all’intestino e l’intervento è riuscito perfettamente, tanto che ieri sera è stato trasferito dal reparto di terapia intensiva a quello di chirurgia pediatrica. I medici nelle prossime ore scioglieranno la prognosi ma fonti ospedaliere specificano che non è mai stato in pericolo di vita.
“Ho paura e temo ritorsioni” avrebbe detto Pulone, attualmente sotto tutela delle forze dell’ordine. “I ladri sono entrati da una finestra – ha raccontato il giovane – e per farlo hanno strappato le inferriate del muro. Ero con la mia fidanzata, abbiamo sentito i rumori, abbiamo avuto paura e ho preso la pistola”. Al ragazzo è giunta la solidarietà di Matteo Salvini: “”Ho chiamato Andrea, gli ho detto che io ci sono da ministro, da italiano, per qualunque necessità”.