I paradossi di un evasore come presidente
L’agghiacciante probabilità di eleggere Berlusconi al Quirinale regalerebbe a me e a mia moglie un paradosso: quale? Da pochi giorni mia moglie ha completato la procedura online per richiedere la cittadinanza italiana; da allegare alla domanda, oltre al certificato del casellario giudiziale del suo Paese d’origine, v’è un questionario con 20 domande tra le quali spicca la dodicesima, che recita: “Ha sempre adempiuto agli obblighi fiscali?”. Ebbene, dato che la procedura per il rilascio della cittadinanza richiede fino a 36 mesi, potrebbe accadere che, in un futuro non troppo lontano, un frodatore fiscale rilasci la cittadinanza italiana a una straniera dopo averle chiesto se “ha sempre adempiuto agli obblighi fiscali”. Non è meraviglioso?
Roberto Palladino
Diciamolo, quella di B. è un’ipotesi inverosimile
Tutto questo parlare di Berlusconi candidato alla presidenza della Repubblica lo trovo improprio, se non addirittura controproducente. Il Movimento 5 Stelle ha già assicurato la sua totale indisponibilità a votarlo in Parlamento. Da buon piazzista, B. punta soltanto ad aumentare la quotazione di Forza Italia nei prossimi sondaggi elettorali. Ciò significa non solo voler dare al suo partito una prospettiva più o meno reale di lunga sopravvivenza, ma a mantenere saldi tutti gli interessi economici che lo riguardano. In sintesi, il personaggio sta prendendo ancora una volta in giro gli Italiani. Come politico è finito da tempo, anche se non risulta ancora morto e sepolto. Bisognerebbe semplicemente ignorarlo, chiudergli la porta in faccia. Ma non si può, soprattutto a livello mediatico. Nessuno può credere, tuttavia, all’infelice avvento in Italia di una drastica divisione fra cittadini, non molto difforme da una vera e propria, seppur solo a parole, “guerra civile”.
Aldo Martorano
Caro Aldo, purtroppo non è così. B. corre per vincere. E noi facciamo di tutto perché ciò non accada, nei limiti delle nostre possibilità.
M. Trav.
Salvini ha portato bene pure al candidato cileno
A proposito del ballottaggio per le elezioni presidenziali in Cile, qualche giorno fa avevo letto di un forte endorsement di Salvini a favore del candidato di estrema destra, José Antonio Kast. Mi si è subito allargato il cuore, nel senso che ho intuito immediatamente che avrebbe vinto Gabriel Boric, il candidato della sinistra più a sinistra. E, con mia grande soddisfazione, è andata proprio così: avevo intuito bene!
Livio Pilat
I due Matteo, come portafortuna, non sbagliano un colpo.
M. Trav.
Draghi e il suo gregge: un elogio a reti unifcate
Ho letto con grande soddisfazione gli elogi che l’Economist fa a Draghi e all’Italia intera. Afferma che siamo i migliori, mentre Repubblica e Stampa seguono con aggettivi eclatanti: il governo Draghi ha fatto meglio di tutti, meno male che c’è lui e non Conte. Finalmente siamo premiati per la conoscenza nel campo sanitario ed economico… solo che poi un amico mi informa che Economist, Repubblica e Stampa sono di proprietà della famiglia Agnelli. Riflettendo, è chiaro che i complimenti sono frutto dell’effetto… gregge!
Claudio Marchetti
Caro Claudio, l’anno scorso aveva vinto il Malawi e quest’anno abbiamo spezzato le reni alle Isole Samoa. Sono soddisfazioni.
M. Trav.
Il mio desiderio: Conte prima carica dello Stato
Avrei un sogno, un desiderio, una vana speranza: Conte presidente della Repubblica. Una persona perbene, educata, capace, giovane, che si è dimostrata adatta in un momento allucinante per il mondo intero. Aveva le opposizioni sempre contro a ogni iniziativa, lo hanno incolpato di incapacità, ma chi poteva fare di meglio? I fatti lo dimostrano: questi tanto osannati “migliori” stanno facendo peggio, pur avendo tutti a favore e i vaccini a disposizione. Conte avrà fatto i suoi errori, ma davanti a una catastrofe mondiale ne è uscito da uomo onesto. Un requisito imprescindibile, per un presidente della Repubblica.
Anna Beltrame