Chi governa ha il compito di ridurre le disuguaglianze
Ah, ecco, secondo Maroni gli sprechi albergano al sud contrariamente al nord, particolarmente in Lombardia che, a suo dire, sarebbe un modello di virtù.
Come esempio di sprechi porta i diversi costi di alcuni presidi sanitari, com per esempio le siringhe. Come motivazione per realizzare l’autonomia di alcune regioni dice che così facendo le regioni del sud sarebbero stimolate ad una migliore organizzazione. Devo dire che nel mondo politico i comici non mancano, mentre mancano sicuramente quelli che leggono i giornali e che quindi non si tengono informati.
Il nord, per lo meno alcune regioni, sicuramente è più ricco del sud, ma di chi è la responsabilità? Abbiamo forse ospedali migliori, ma di chi è il merito? Prima di parlare bisognerebbe studiare il problema e i politici vengono eletti proprio per porre rimedio alle varie storture e livellare i vari sistemi: sanitari, scolastici, culturali, ambientali, ecc. in modo da correggere le diseguaglianze.
Cosa propone la Lega? Di aumentarle, a fini umanitari? Sarà bene ricordare che la corruzione ha la sua residenza preferita proprio in Lombardia, maggiormente a Milano e provincia. Siamo ormai così abituati a leggere di casi di corruzione che non ci soffermiamo più su cosa ciò significhi.
I soldi destinati agli appalti gonfiati (magari anche quelli per le siringhe), alle convenzioni e consulenze inutili, alla esternalizzazione dei servizi, ecc. sono soldi che provengono dalle nostre tasse.
Questi sono i veri sprechi. La Lega in Lombardia è al governo, come pensa di rimediare alla corruzione e quindi agli sprechi a casa nostra? Tagliando, come stanno facendo ormai da anni, prestazioni sanitarie ai cittadini? Quindi togliendo diritti per foraggiare meglio servizi inutili? Perché anziché controllare le prestazioni sanitarie non controlla gli sprechi veri prima di criticare gli altri?
In realtà forse sarebbe addirittura meglio abolire le regioni e tornare ad avere un unico Stato con leggi e servizi uguali per tutti. Almeno risparmieremmo i costi dei vari consiglieri e assessori regionali e sarebbe un passo avanti nella lotta agli sprechi.
Albarosa Raimondi
L’onestà è una rivoluzione che deve partire dagli elettori
Tutti rinfacciano al M5S il mancato miracolo dell’onestà a Roma. Ma la lezione è un altra: la correttezza non può scendere dall’alto da una forza “pura”, ma deve salire dal basso dai cittadini. Che con la loro partecipazione mettono intelligenza e tempo a disposizione della comunità per migliorare le cose.
Sapendo che il processo di guarigione dalla corruzione dei vertici e dall’opportunismo dei sudditi è lungo e le ricadute frequenti.
Ma non per questo smettono di essere cittadinanza attiva con l’impegno pubblico disinteressato. L’unica leva di un vero cambiamento.
Massimo Marnetto
Una classe politica adeguata si basa sulla competenza
Prima Salvini, poi Toninelli: una mano lava l’altra, lo dice il contratto. E l’onestà intellettuale? Il governo del cambiamento così definito da Lega e M5S può definirsi tale? Oggi in Parlamento siede il più nutrito numero di giovani da quando esiste la nostra Repubblica, eppure non abbiamo l’impressione di un salto qualificativo della politica. Nel nostro recente passato si sono levate richieste di rottamazione nei confronti di una classe dirigente considerata inadeguata, incapace di stare al passo coi tempi, ma oggi abbiamo la sensazione che le giovani leve approdate in Parlamento siano state selezionate più in base alla loro fedeltà politica che alle competenze maturate. Cosa ci insegna tutto ciò? Che una adeguata classe politica non dipende tanto dall’età quanto da una competenza profonda, dalla capacità di studiare, elaborare e prefigurare il futuro. Cose che stentiamo a scorgere, anzi, di cui non vediamo alcuna traccia.
Silvano Lorenzon
Il problema del dirottatore erano i suoi precedenti
Un senegalese 47enne, da 15 anni in Italia, ormai cittadino italiano, ha cercato di dar fuoco a 51 studenti. Si è scoperto che ha precedenti per violenza sessuale e guida in stato di ubriachezza. Mi sto chiedendo chi può aver avuto la assurda e improvvida idea di affidare uno scuolabus a una persona con tali precedenti penali. Qui non si tratta di razzismo o xenofobia, ma della stupidità di chi ha in mano la responsabilità di determinate scelte pubbliche, e le compie con leggerezza e imperizia disarmanti. Ma invece che meditare su queste cose ora si scatenerà la solita diatriba fra xenofobi e integrazionisti.
Enrico Costantini
Il commercio con la Cina conviene alla nostra nazione?
La Cina ha bloccato l’importazione della nostra frutta: vuole maggiori controlli e non permette l’ingresso dei prodotti made in Italy.
Mentre noi importiamo di tutto da lei. Alla vigilia dell’accordo sulla nuova Via della Seta non è un bel segnale.
Gabriele Salini
DIRITTO DI REPLICA
Eni ha appreso con stupore dal Fatto Quotidiano le dichiarazioni dell’avv. Piero Amara, i presupposti e contesto delle quali sono privi di qualsivoglia fondamento.
Ufficio Stampa Eni