“Vacanze renziane”. Si intitolava così il post con cui quattro anni fa Paolo Nicolò Romano, deputato M5S Stelle, denunciava sul suo blog l’utilizzo di un volo di Stato per portare in vacanza in Valle d’Aosta Matteo Renzi e la sua famiglia. Oggi, per la diffusione di quella notizia, Romano rischia il processo: la procura di Milano gli ha notificato un avviso di chiusura delle indagini e il deputato potrebbe dover rispondere in tribunale per concorso in rivelazione di segreto d’ufficio.
I fatti risalgono al Capodanno 2015. Il premier Renzi passa qualche giorno in vacanza a Courmayeur, accompagnato dalla moglie e dai figli. Ma il 3 gennaio Romano denuncia sul suo blog che Renzi ha raggiunto Aosta di ritorno dalla visita ufficiale a Tirana con un volo di Stato, proprio come il resto della famiglia imbarcato a Firenze. Romano sul suo blog parla di un Falcon 900, un aereo “che ha un costo notevole per muoversi, 9mila euro all’ora”, e accusa la famiglia Renzi di essere andata in vacanza “a spese degli italiani”.
Quattro anni dopo, Romano deve rispondere della diffusione di quelle informazioni: “Mi contestano che non potessi divulgarli”. In effetti, già allora Renzi e Palazzo Chigi non avevano smentito la notizia, precisando che il viaggio di Stato fosse stato parte “obbligata” di una misura di protezione. “Gli spostamenti aerei, dormire in caserma, avere la scorta, abitare a Chigi – twittò l’ex premier – sono frutto di protocolli di sicurezza”. Che, avevano spiegato fonti della presidenza del Consiglio, “riguardano anche la famiglia del premier quando si muove con lui”. Del caso si era occupata anche la Corte dei Conti, che aveva archiviato l’indagine avviata su esposto di M5S.
“Io ho denunciato un abuso – racconta ora Romano – per il quale ritenevo che l’interesse pubblico fosse superiore a ogni eventuale necessità di mantenere il segreto su quelle informazioni”. E nonostante la possibile richiesta di rinvio a giudizio – che pende anche per un dipendente dell’Enav di Linate – l’avvocato di Romano, Alberto Pasta, mostra sicurezza: “Esistono in commercio decine di app, anche gratuite, che mostrano informazioni in tempo reale sugli aerei in volo. Dati che sono pubblici e che devono essere accessibili a tutti e in particolare agli aeroclub”. E ancora: “È giusto che la magistratura faccia il suo lavoro, ma ritengo sotto il profilo giuridico che difetti del tutto la qualifica di segretezza o riservatezza e che l’onorevole debba essere prosciolto, come già sancito da diverse sentenze in casi analoghi”.
Versione opposta alla tesi della procura, che accusa il deputato di aver violato “doveri inerenti al servizio” e di aver “abusato della sua qualità, rivelando al pubblico notizie d’ufficio che dovevano rimanere segrete”. Il riferimento è alla pubblicazione dell’immagine del tracciato del Falcon 900, diffuso da Romano sul blog insieme ai piani di volo relativi agli spostamenti di Renzi. “La mia denuncia è arrivata quando l’ex premier e la famiglia erano già atterrati”, è la difesa del 5 Stelle. Che aggiunge: “Dunque non c’è motivo per considerare la rivelazione di quel tracciato un pericolo per la sua sicurezza”.