Non ci sarà alcun trasferimento per incompatibiltà ambientale a Catanzaro. Va verso l’archiviazione il fascicolo che era stato aperto dal vecchio Consiglio per uno scontro tra il procuratore generale Otello Lupacchini e il procuratore Nicola Gratteri. Dopo la notizia data dal Fatto, ieri il presidente della competente Prima Commissione Alessio Lanzi, laico di Forza Italia, ha fatto sapere che la Commissione depositerà settimana prossima la sua proposta, con le motivazioni, naturalmente.
Dal Csm filtra che i consiglieri della Prima si sono espressi all’unanimità per una richiesta di archiviazione. A loro avviso, sembra di capire, in attesa di leggere la proposta al Plenum, si tratta di un caso limitato, senza alcuna conseguenza sull’andamento della giustizia. Pertanto non ci sarebbe alcun elemento per aprire una pratica per trasferimento dovuto a incompatibilità ambientale. Il Pg Lupacchini ha contestato al procuratore Gratteri, con una nota interna, di non rispettare regole di coordinamento con altri uffici giudiziari e di aver agito scorrettamente non inviando, come prevede il codice, elementi di indagine alla procura di Salerno su magistrati calabresi, ora indagati dai pm campani (di cui Il Fatto ha dato conto ieri) non appena sono emersi spunti ma, in sostanza, solo dopo una prima indagine. Gratteri, quando ha ricevuto quella nota ha visto messa in discussione la sua onestà a cui, ha spiegato, tiene più di ogni altra cosa e quindi, a luglio, si è deciso a scrivere al Csm.
Ha chiesto un intervento anche perché seriamente preoccupato, lui che conosce bene il territorio, di un suo possibile isolamento: in terra di ’ndrangheta, con tutte le sue alte protezioni, è la cosa più pericolosa per un magistrato in prima linea come lui, minacciato di morte quotidianamente. Se dovesse essere confermata l’archiviazione del caso Lupacchini-Gratteri, evidentemente per il Csm non c’è stata alcun comportamento scorretto da parte di Gratteri nè ci sono stati atti ostili di Lupacchini. O comunque, si sarebbe trattato, sembra di capire, di un caso circoscritto.
Ieri, in apertura di Plenum il presidente della Prima commissione Lanzi, dopo gli articoli del Fatto, ha parlato di una fuga di notizie “indebita su una pratica segretata” e ha detto che, per questo, segnalerà la circostanza al Comitato di presidenza. Ha parlato pure di “notizie allarmanti che scatenano l’interesse mediatico”.
Intanto alla sezione disciplinare del Csm, per tutt’altra vicenda, l’arresto dei magistrati Antonio Savasta e Michele Nardi, su ordine del gip di Lecce di Lecce, è arrivata la richiesta del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, come titolare dell’azione disciplinare (insieme al Pg della Cassazione) della sospensione delle due toghe da funzione e stipendio.