C’è chi va dallo psicologo per la fine di un amore e chi si affida alla “Piccola farmacia letteraria”. Si chiama proprio così la nuova libreria nata in via Ripoli 7 nel quartiere della Gavinana. I lettori, anzi i “pazienti”, trovano per ogni malessere un libro con tanto di bugiardino che offre indicazioni sulla diagnosi, gli effetti collaterali e la posologia. Dietro il bancone c’è Elena Molini , 35enne che, dopo aver lavorato alla Giunti, ha deciso di aprire una sua libreria nella periferia di Firenze. Per capire di cosa si tratta bisogna fare un giro tra gli scaffali e incontrare qualche “paziente”. In un angolo c’è appesa la “legenda della farmacia” con ben 62 stati fisici ed emotivi associati a un colore. Elena ha selezionato libri per chi ha ambizioni eccessive, per chi è triste, nostalgico, per chi è disoccupato o sta attraversando un periodo di stress. Se hai avuto una maternità mancata c’è il testo per te. Se vuoi regalare un libro a un’amica che soffre per un amore non dichiarato, nella piccola farmacia puoi trovare il testo giusto. Ci sono anche libri per chi si ritiene un “pigro cronico” o per chi è narciso. La giovane libraia non ha dimenticato nemmeno chi arriva in via Ripoli per cercare qualcosa di positivo: un libro sulla felicità o sulla dipendenza da viaggi.
Se ti senti abbandonato, ad esempio, sullo scaffale puoi trovare Milk and honey di Rupi Kaur. Il bugiardino scritto da Elena suggerisce il libro a chi vuole essere accompagnato in un viaggio attraverso i momenti più amari della vita e trovarvi dolcezza. Effetti collaterali: capire come un tratto di penna e una quartina possono avere la forza di un bisturi per scavare nell’animo di tutte le donne. Subito fanno male, poi danno sollievo. Posologia: da tenere sul comodino e leggere tutti i giorni. “Le persone – spiega la libraria – cercano sempre libri in base al loro stato d’animo, oppure se devono regalarli ti descrivono la persona a cui devono fare il dono. Lavorando già in libreria mi sono accorta che c’era una domanda ma serviva un’offerta mirata, precisa, dettagliata che rispondesse alle esigenze specifiche del lettore”. In un mese (l’inaugurazione è stata l’8 dicembre) si sono già presentate in “farmacia” più di 300 persone. C’è persino chi è arrivato a Firenze da Venezia o da Trieste e ha preso il taxi per raggiungere via Ripoli 7. “La maggior parte dei miei pazienti sono donne, giovani che soffrono il mal d’amore”, spiega Elena, ma c’è anche chi si è affidato a lei per un lutto o per trovare un libro in grado d’affrontare il rapporto genitori-figli.
Paola Monticelli, 33 anni, social media manager, fa parte di un “Book club” e ha conosciuto la “farmacia” grazie alle amiche: “Mi sono rivolta a Elena – racconta – cercando qualcosa sulla ricostruzione dell’autostima e per consolarmi da un amore infranto. Mi ha consigliato Il cardellino di Donna Tartt e Una vita come tante di Hanya Yanagihara”.
Paola da quando ha aperto la “farmacia” è già passata tre volte: “È bello andarci perché non c’è un commesso ma una libraia vecchio stile, che fa un po’ da psicologa”.
Elena non ama sbandierarlo ma non nasconde che per lavorare con questo stile si è fatta aiutare anche da alcune amiche psicologhe.
D’altro canto può capitare chi come Lella, 44 anni, esperta di rischi finanziari sia un po’ sottotono: “È un periodo triste ed Elena mi ha consigliato Il privilegio di essere un guru, un libro di Lorenzo Licalzi che è riuscito a farmi sorridere e mi ha aperto gli orizzonti su un autore che non conoscevo”.
Anche Lella è diventata ormai un’affezionata “paziente” della libreria. È l’effetto che fa a entrare nella “farmacia” dove si trova qualcuno che ascolta e non solo vende libri.
Lo sa bene Monia Scarpelli, 42 anni, impiegata in una grande azienda del lusso: “Ho preso dei libri per curare la fine di un amore e la voglia di rinascita. Elena ha fatto ciò che ogni buon farmacista dovrebbe fare con i medicinali: mi ha indicato dei libri che mi sarebbero stati utili”. Monia si è ritrovata tra le mani L’amore è eterno finché non risponde di Ester Viola e Le ho mai raccontato del vento del nord di Daniel Glattauer. Ho preso anche un libro per la dipendenza da viaggio: Controvento di Federico Pace. È un testo per chi ama non solo il prendere e partire, ma sapere che ogni giorno è un viaggio”.