A due giorni dal lancio su change.org, la petizione del Fatto Quotidiano contro Berlusconi al Quirinale ha già raccolto più di 85mila firme. L’iniziativa firmata da Peter Gomez, Antonio Padellaro e Marco Travaglio, si rivolge ai parlamentari che dovranno votare il prossimo presidente della Repubblica: una figura che dev’essere garante di quella Costituzione che però B. ha violato, prima e dopo il suo ingresso in politica. Quelli che seguono sono alcuni dei commenti giunti in redazione riguardo la nostra petizione.
Finalmenteè arrivato il momento di dire NO a B. al Quirinale, spiegandone e raccontandone le gravi ragioni. Avevamo chiesto in molti questa possibilità ed è arrivata, grazie.
Anna Natalia
Non credete che la prima pagina del Fatto sul “NO al garante della prostituzione” dovrebbe essere la prima pagina di tutti i giornali? Ma in particolare, non dovrebbe essere la prima pagina di Repubblica vista la sua storia?
Michele Lenti
Mi sono appassionata di politica da pochi anni, qualche fatto lo conoscevo già, ma voi state riepilogando tutto quello che NON possiamo dimenticare. Naturalmente firmerò la petizione, perché l’altra opzione sarebbe quella di rinunciare alla cittadinanza, in caso di sue nefaste elezioni. Che dio ce ne scampi e liberi!
Donatella Rossetto
in una conversazione telefonica, intercettata il 13 luglio 2011, Berlusconi, da premier in carica, parlando dell’Italia disse a Valter Lavitola: “Vado via da questo Paese di merda di cui sono nauseato”. Mica male come frase per chi aspira alla massima carica in Italia. Orbene, da un personaggetto del calibro di B. ci si può aspettare di tutto: fece votare da 314 deputati che Ruby fosse davvero la nipote di Mubarak, ma l’idea che riesca a convincere, in questa votazione, la maggioranza assoluta delle Camere in seduta comune e sceglierlo come presidente della Repubblica, è un’evenienza che fin da ora pregiudica il mio sonno.
Dino Bombana
Mi complimento per il vostro costante impegno civile contro le ingiustizie, le ruberie e l’indecenza dei comportamenti di molti parlamentari e gruppi politici. Ho quasi 80 anni e mai avrei pensato di assistere, ancora oggi, a tanti comportamenti immorali da parte di molti parlamentari, specie in questo contesto di sofferenza.
Maurizio Perata
Mi è venuta in mente la canzone di Toto Cutugno L’italiano, dove per descrivere l’essenza dell’italianità il cantante diceva: “Buongiorno Italia, gli spaghetti al dente e un partigiano presidente”. Vista la situazione odierna, ho il timore che presto potremo cantare “un puttaniere come presidente”. La rima non cambia, ma riassume bene la deriva in cui stiamo scivolando. Corro a firmare la vostra petizione, e vi ringrazio per il vostro lavoro.
Silvia Fissore
Leggo con attenzione le pagine dedicate alle malefatte di B., ne sottolineo le parti più orribili. Ho il timore che possa farcela, può comprare tutti e mi sembra che soprattutto in Parlamento si tratta di una questione di prezzo. Non emigrerò come dicono in molti perché non posso permettermelo per tanti motivi, ma sicuramente vivrei con grande dolore una cosa del genere.
Anna Beltrame
un no grande come una casa. Già doverci difendere da questa vergogna nazionale, da questa ipotesi da incubo, ha dell’incredibile. Il Fatto si prende anche questo merito. Vorrei aggiungere una proposta: un giorno prima dell’elezione del presidente della repubblica si potrebbe organizzare una manifestazione di popolo, pacifica e silenziosa, con tante persone davanti al parlamento con in braccio i cartelli, a caratteri cubitali: NO condannati! NO prescritti! NO imputati! NO indagati! NO corruttori! NO bunga-bunga! NO Ruby nipote di Mubarak! NO cene eleganti! NO Merkel inchiavabile! Al termine ci potrebbe essere una delegazione di alcuni manifestanti che, silenziosamente davanti al portone di ingresso dei parlamentari, lanciano le monetine di craxiana memoria. Anche se c’è il rischio di una rissa tra qualche deputato e senatore, che si accapiglieranno per raccoglierle.
Giancarlo Faraglia