Con l’estate ancora addosso è difficile tornare a pensare al budget familiare e alle spese che si abbattono solitamente tra settembre e ottobre. Ma la vita del consumatore, si sa, è impervia e lastricata di aumenti. Quindi meglio farsi coraggio e accettare che, dopo 13 anni di prezzi fermi, dal primo novembre gli automobilisti dovranno sborsare più soldi per la revisione che aumenterà di 9,95 euro, vale a dire il 22% in più. A prevederlo è stato un emendamento alla scorsa manovra che, come contentino, ha introdotto l’ennesimo bonus “Veicoli sicuri” che, tuttavia questa volta, non andrà a pioggia ma solo a chi si è potuto permettere di acquistare un’autovettura nuova. Il bonus, infatti, protegge dal rincaro delle tariffe della revisione auto quanti devono fare il primo controllo se effettuato entro la fine del 2023. Il bonus varrà comunque una sola volta e per un solo veicolo se si possiedono più auto. Il costo di questo bonus è stimato in 4 milioni l’anno nel 2021, 2022 e 2023. Ad ufficializzare l’aumento è stato un decreto interministeriale, firmato lo scorso 3 agosto dal ministero delle Infrastrutture insieme al ministero dell’Economia, adeguando così il costo della revisione in base alle tabelle Istat. Ritocco che non accadeva da 13 anni e che lo scorso anno, causa pandemia, era stato nuovamente fatto slittare.
Soldi alla mano, gli automobilisti da novembre pagheranno 54,95 euro se eseguiranno il controllo presso le sedi locali della Motorizzazione civile, mentre oggi per fare la revisione sono necessari 45 euro. Il prezzo sarà, invece, di 79,02 euro se si deciderà di rivolgersi presso un centro privato autorizzato: attualmente pagherebbe 66,8 euro. L’aumento del 22% rispetto alle tariffe attuali coinvolgerà tutti i veicoli a motore come anche i rimorchi. meglio, quindi, fare molta attenzione alla scadenza della revisione per in incappare in una sanzione. Il Codice della strada stabilisce una sanzione amministrativa dai 173 euro ai 694 euro (cifra che può raddoppiare in caso di recidiva e andare da 1.998 a 7.993 euro se il veicolo circola durante il periodo di sospensione). Inoltre, se si viene sorpresi a circolare con il veicolo durante il periodo di sospensione la multa è molto più alta e può andare da 1.998 a 7.993 euro, cui si aggiungono 90 giorni di fermo amministrativo. In questo caso, se si tratta di recidiva, scatta la confisca del veicolo.