Padova Un ubriaco al volante di un’Apecar investe un drogato alla guida di uno scooter
Quando un ubriaco alla guida di un’apetta incontra un drogato alla guida di uno scooter, quello sullo scooter è un drogato morto. Si fa per dire eh: morto no, per fortuna, ma il centauro si è fatto un giro in ospedale. Questo scenario immaginifico di alterati al volante è avvenuto nel lontano 2015, ma per qualche misteriosa alchimia degli algoritimi, di recente è tornato a circolare sulle bacheche social con una certà viralità. Si tratta di una notizia a suo modo meravigliosa, raccontata all’epoca dal Mattino di Padova: “Sembrava che la responsabilità nello scontro tra un’Apecar e uno scooter avvenuto la sera del 14 aprile fosse tutta del 56 enne alla guida dell’Apecar, risultato alticcio all’alcoltest. Il responso delle analisi a medio termine ha invece fornito una realtà diversa: anche il minorenne alla guida dello scooter ha fatto la sua parte perché aveva non solo bevuto ma anche ‘fumato’”. L’incrocio più pericoloso di tutto il Nord Est.
Gallura La statua della Madonna ha una forma molto particolare: sembra una vagina. E i social impazziscono
Un’altra notizia virale con scandaloso ritardo. Nel 1999 l’artista sarda Maria Scanu ha donato alla città di Santa Teresa di Gallura una scultura astratta della vergine Maria. La statua ha una forma particolare, non c’è un modo migliore di dirlo: sembra inequivocabilmente una vagina. Questa scultura della Madonna è stata felicemente ignorata fino a una settimana fa, quando la foto dell’opera è stata pubblicata sulla pagina Instagram “Sardegna che passione”. I social sono esplosi: “In molti hanno visto nelle linee della Vergine raffigurata dalla Scanu – scrive Artribune – un chiaro rimando all’organo genitale femminile. I commenti e le condivisioni del post si sono moltiplicati a tal punto da destare l’attenzione persino all’estero”. Molto apprezzato il commento dell’account satirico “Dio”: “Non capisco tutto questo scalpore, la grande madre signora della fertilità e della riproduzione la venerate da qualche millennio. Noi abbiamo solo ridefinito concept e design”.
Palazzo Chigi Super Mario Draghi fa l’idraulico: risolto il problema della puzza e degli scarichi otturati
È proprio il caso di chiamarlo Super Mario. L’ultimo successo del premier Draghi è di natura idraulica. Palazzo Chigi – ci fa sapere Il Tempo – è stato avvolto per giorni da un odore nauseabondo, prima che il suo inquilino risolvesse anche questo dossier (costi quel che costi, whatever it takes). “La puzza si era fatta davvero insopportabile, e con il caldo era pure amplificata. In molte stanze della presidenza del Consiglio dei ministri, e perfino nei pressi dell’area presidenziale dove lavora Mario Draghi l’odore da giorni si stava diffondendo. Nelle toilette poi bisognava fare in fretta i propri bisogni e trattenere il fiato perché la puzza pareva davvero tremenda”. Era un’ostruzione fognaria dei servizi igienici di Palazzo Chigi. Problema risolto grazie agli operai del service di Alfredo Romeo (sì, quello di Consip), che si occupano della manutenzione dei palazzi istituzionali. Super Mario si fa rispettare anche dai tombini otturati e “può tirare un sospiro di sollievo: ogni olezzo è svanito”.
Lino Banfi La crociata del Movimento Genitori contro il tormentone estivo di Oronzo Canà: “Porca puttena”
Perché, perché nessuno pensa ai bambini? Per fortuna c’è il Moige, il movimento italiano genitori. La battaglia politica di quest’associazione per ripulire i nauseanti, corrottissimi costumi italiani ha trovato il suo nemico: Lino Banfi. E il suo raccapricciante, stantìo tormentone estivo: “Porca puttena”. Lo dicevano i giocatori della nazionale come un portafortuna agli ultimi Europei, lo ripete in heavy rotation l’ultimo spot di Tim Vision con protagonista Oronzo Canà. La tv italiana è tutta un porca puttena a perdita d’occhio. Per fortuna c’è il Moige, che ha presentato una denuncia all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria e al Comitato TV Minori: “Sembra che, affinché lo spettatore a casa non si annoi, sia necessario ravvivare l’interesse con qualcosa che possa scandalizzare o almeno catturare il pubblico. Non è possibile derubricare un’esclamazione del genere trasformandola in un motto di spirito o in una forma ironica”. Censurate Nonno Libero.
Pescara Un ubriaco s’infila nella vetrina di un negozio di intimo e prova a “consumare” rapporti con i manichini
La lunga estate caldissima porta con sé bollori a volte incontenibili. Ne sa qualcosa il gentiluomo, clamorosamente alticcio, che si è infilato in un negozio di abbigliamento intimo nel centro di Pescara e ha iniziato a tentare di “sedurre” i manichini in vetrina. In modo forse un po’ sgarbato, vista la reazione traumatizzata dei presenti. “I commessi all’interno dell’attività commerciale – scrive Fanpage – hanno subito capito che l’uomo appena arrivato era ubriaco e immediatamente hanno cercato di allontanare gli altri clienti. Quando ha iniziato mimare espliciti atti sessuali con i manichini in vetrina, le persone all’interno del negozio hanno cercato di cacciarlo mentre i membri dello staff chiamavano la polizia. Le due pattuglie locali, una volta arrivate sul posto, hanno tentato di raggiungere l’uomo che però si è dato alla fuga per le vie interne del centro, facendo così perdere le sue tracce”. Il maniaco è stato quindi costretto alla fuga ed è riuscito a fuggire con reciproca soddisfazione, sua e dei manichini.
Capalbio Le incredibili fortune del cane della Cirinnà e la clamorosa maleducazione della domestica strapagata
La notizia della settimana è chiaramente il mistero del cane di Monica Cirinnà e del marito Esterino Montino, il tesoro da 24mila euro trovato nella cuccia del quadrupede nella villa di Capalbio. A denunciare il ritrovamento del denaro sono stati proprio i due coniugi, che ora si ritengono vittime di un’immeritata gogna mediatica. Ma più ancora del fortunato cane, ad accendere le passioni dei lettori è stato il prezioso aneddoto concesso dalla senatrice Cirinnà al Corriere della Sera. Un concentrato di boria e distacco dalla realtà, diventato virale in un attimo come ritratto definitivo della sinistra all’ultima spiaggia (capalbiese): “Ero già nei pasticci di mio – si lagna Cirinnà – nelle ultime settimane. Nei pochi giorni di ferie, cinque per la precisione, sto facendo la lavandaia, l’ortolana, la cuoca. Tutto questo perché la nostra cameriera, strapagata e messa in regola con tutti i contributi Inps, ci ha lasciati da un momento all’altro. Un pomeriggio mi ha detto, di punto in bianco: ‘Me ne vado perché mi annoio a stare da sola col cane’”. Solidarietà.
Venezia Scivola sul frangiflutti e la testa si incastra tra gli scogli: i vigili del fuoco la liberano dopo due ore
A chi non è mai capitato di restare con la testa incastrata tra gli scogli? Al faro di Bibione (Venezia) una squadra di vigili del fuoco ed altri soccorritori è stata impegnata in un intervento di oltre due ore per liberare una ragazza intrappolata tra due grosse pietre sul frangiflutti. Normale, no? “La giovane donna – scrive Il Dolomiti – ha perso l’equilibrio mentre camminava sugli scogli ed è caduta, rimanendo incastrata a testa in giù in mezzo a due massi. I soccorsi, compresi i sommozzatori, trasportati dall’elicottero sul posto, sono stati allertati poco prima delle 14.30 e, viste le circostanze, è stato chiesto l’intervento dei vigili del fuoco. I pompieri arrivati da Lignano Sabbiadoro e Venezia hanno lavorato a lungo, assistiti anche dal personale sanitario del 118, per liberare la donna senza procurarle ulteriori ferite o traumi. Una volta liberata, la ragazza è stata affidata alle cure del 118 e trasportata al pronto soccorso per accertamenti”.