Fini e il tribunale del “politically correct”
Caro Marco, la “battuta” sulle verghe sacre di Massimo Fini vale da sola tutto il prezzo dell’abbonamento annuale al Fatto. Sto ancora ridendo! Per una volta non ho condiviso la tua scelta della precisazione alla fine dell’articolo. Ci saremmo potuti sbellicare ancor più con le reazioni dei cretini del “tribunale supremo del politicamente corretto”. Non si fa così! Scherzo ovviamente. Sempre con grande stima, vi saluto. Siete fortissimi e Massimo Fini un pochino di più.
Angelica
Cara Angelica, in realtà i cretini hanno reagito lo stesso, più che mai sdegnati.
M. Trav.
Rdc ai poveri, perché? I soldi diamoli ai ricchi
Ci rovinano, i poveri. Sporcano, defecano, non si cambiano le mutande almeno due volte al giorno e sputano, molti non pagano nemmeno le bollette. Ora per colpa dei 5 Stelle prendono anche il reddito di cittadinanza, una vera vergogna. I ricchi, invece, profumano sotto le ascelle e nel solco delle natiche, ma sopratutto tengono tutto pulito. Più soldi ai ricchi che sanno come si usano e come ci si deve comportare! E sempre viva Renzi.
Paolo Sanna
Calenda e Michetti, due sedie vuote al “Fatto”
Propongo di lasciare comunque le due sedie vuote sul palco e magari metterci dei cartonati di Calenda e Michetti, che tanto i contenuti espressi sarebbero gli stessi. Alla prossima settimana.
Maurizio
Parco di Latina, un’idea che farà contenti tutti
Durigon si è dimesso. Ci vuole un gesto di riconciliazione: intitoliamo il parco di Latina ai “martiri delle idiozie”, cioè ai politici che dicono frasi o compiono azioni indecenti. Come il povero sottosegretario – incompreso dall’opinione pubblica e dal suo partito – che ha provato a dimostrare con accanimento epistolare la convivenza nella stessa persona di antifascismo sincero e volontà di onorare il fratello del duce. Ma l’idiozia è così: quando ne scappa una, poi per recuperare ne arrivano di peggiori. Tali persone innocentemente autolesioniste devono avere un luogo che ne ricordi la sofferenza. Il parco dei “Martiri dell’idiozia” sarebbe l’ideale, magari con un monumento al “politico idiota ignoto”, che li ricordi tutti. Così che, appena un parlamentare sbadato – per dire – riveli di essersi travestito da nazista pensando di passare inosservato, ci sia un luogo dove una persona caritatevole possa depositare un fiore.
Massimo Marnetto
Le opinioni distorte sul Medio Oriente
Sull’Afghanistan è stata costruita una post-verità fatta di bugie utili alla “guerra umanitaria”. La post-verità è la costruzione di una visione della realtà in cui i fatti verificabili (quelli sull’Afghanistan) diventano secondari. La verità oggi viene considerata una questione meno importante, e così anche i fatti. “Nella post-verità la notizia viene percepita e accettata come vera dal pubblico sulla base di emozioni e sensazioni, senza alcuna analisi concreta della effettiva veridicità dei fatti raccontati: in una discussione caratterizzata da “post-verità”, i fatti oggettivi – chiaramente accertati – sono meno influenti nel formare l’opinione pubblica rispetto ad appelli ad emozioni e convinzioni personali (Accademia della Crusca). Ai talebani va chiesto il rispetto dei diritti umani, a Biden la chiusura della prigione di Guantanamo, stop. Non bisogna destabilizzare il paese per una sorta di rivincita. Il collasso del Paese significherebbe la crescita del terrorismo dell’Isis. I recenti attentati siano di monito.
Alessandro Marescotti
Regioni: serve ancora lo Statuto Speciale?
I giornalisti dovrebbero interessarsi alle Regioni a Statuto Speciale. L’Italia dopo 73 anni ne ha ancora bisogno? Senza una campagna stampa non cambierà niente, perché non hanno interesse a perdere benefici, quali il numero dei consiglieri regionali sproporzionati in confronto al numero degli abitanti. Come se 20 consiglieri non bastassero a garantire le componenti della Regione (1 ogni 6.250 abitanti ai sensi del D.l. 138/2011).
Antonio Fiengo
Sul Covid per lo Stato siamo sudditi da punire
Sembra che per il governo il problema principale siano i cittadini. È da quasi due anni che si accanisce contro inermi cittadini, vessati da una burocrazia in vertiginoso aumento, puniti con lockdown e pesanti restrizioni, costretti a vivere in condizioni anormali. Si crede di poter protrarre questa situazione a tempo indeterminato col pretesto dell’emergenza sanitaria, ma prima o poi arriverà il giudizio su quanto si è fatto, e soprattutto su come si è fatto. Ci attende un autunno di scontri e confronti con un governo che continua a trattarci come sudditi da spaventare e punire. Questo atteggiamento è sbagliato e avrà delle gravissime conseguenze.
Cristiano Martorella