La riforma Cartabia e i futuri processi
A difesa della sua “riforma”, la ministra Cartabia e i suoi sostenitori citano spesso il fatto che gli ultimi grandi processi (tra cui quello del ponte Morandi) la cui estinzione sconvolgerebbe l’opinione pubblica non rischiano la tagliola perché i fatti sono antecedenti al 2020. Oltre che non vero (come giustamente voi rimarcate spesso), secondo me andrebbe evidenziato che questa è una evidente auto-ammissione che “quel tipo” di processi è a rischio improcedibilità. Se dico: tranquilli il processo si concluderà solo perché antecedente al 2020, sto allo stesso tempo dicendo: però i prossimi processi per nuovi crolli di viadotti o altre tragedie simili (ricordiamoci che siamo in Italia), non hanno scampo. Forse la Cartabia allora dirà alle vittime che non è mica colpa sua se vi siete fatti crollare il ponte addosso dopo il 2020.
Flavio Panella
Quando Zapatero ritirò le sue truppe dall’Iraq
Gentile redazione, in riferimento al bellissimo articolo di Salvatore Cannavò sul Fatto del 17 agosto, si dovrebbe precisare che Zapatero all’epoca dell’invasione in Afghanistan dell’ottobre 2001 da parte degli Usa e della sinistra europea connivente, non era ancora primo ministro. Lo diventò nel marzo 2004 e nello stesso anno ritirò le truppe spagnole dall’Iraq, come aveva promesso in campagna elettorale. Saluti e grazie di esistere.
Diego Giuseppe Boscarino
Trionfi sportivi, “media livorosi” e imbarazzo
Gentile direttore, avrà visto l’articolo di Gianni Riotta sul trionfo della staffetta azzurra nella giornata olimpica del 6 agosto. Ho letto con attenzione il suo contributo e sono stato colpito da un punto in particolare, dove si abbandona a questo commento: “l’errore più grave che si possa fare in questo agosto meraviglioso è prendere i sacrifici, la forza, vittorie e sconfitte dello squadrone azzurro per farne una parabola della rinascita italiana. Chi, da media livorosi, tifa contro l’Italia è azzittito, non solo dai trionfi sportivi, ma dalla pulizia, dall’entusiasmo, dal lavoro generoso che li innescano”. Segue un pensiero contorto su un “effetto Draghi” e altre scempiaggini. Essendo da tempo giunto alla matura età e trovandomi in imbarazzo nel decifrare questi “media livorosi”, le chiedo gentilmente di esprimersi per aiutarmi a capire i percorsi mentali di costui.
Pino Rappini
Caro Pino, più che percorsi mentali si tratta di itinerari linguali.
M. Trav.
È meglio l’eutanasia che l’inutile sofferenza
Sto affrontando giorni indicibili nel vedere mia madre 95enne soffrire per diversi problemi. Ultimo, una caduta per la quale ha subito un intervento operatorio. Quindi sono d’accordo con la proposta di referendum per tentare di limitare la tortura legale. Una madre per sua natura dona la vita agli esseri umani, anche a coloro che dovrebbero, per il mestiere che fanno (cattolici integralisti, medici obiettori), essere riconoscenti e avere pietà, evitando inutili sofferenze quando termina l’effetto dei narcotici. Ah già, potrebbe riprendersi. Aò ma che state a dì?
Franco Franceschetti
Sulla “tangenzialina” tra Mariano e Cantù
Sindaci e assessori dei comuni interessati “lavorano” speditamente per realizzare una nuova strada che collega Mariano Comense a Cantù, passando nella brughiera del parco delle Groane. Ai comitati civici che si oppongono, il sindaco risponde testualmente che “i comitati cittadini non possono intralciare un intero territorio”. Questi finti rappresentanti del popolo, eletti da un’infima percentuale di elettori, si danno dei compiti che nessuno gli ha assegnato e guai a far decidere la popolazione sui beni comuni. Bisogna fermare subito questi piromani impuniti, con una legge sul consumo dei suoli e dei beni comuni. Tanto per rimanere nella transizione ecologica di questo ridicolo governo.
Sandro Santarelli
Politica estera: in Italia nessuna autocritica
Dopo 20 anni di guerra in Afghanistan finita come sappiamo, non ho visto un politico che abbia mai fatto autocritica o si sia dimesso per non aver compreso quel povero paese. Sono invece sempre pronti a seguire come cagnolini l’amico americano. Né tanto meno ho visto generaloni strapparsi le mostrine per il fallimento delle loro campagne, anzi qualcuno oggi le ostenta in tv, passando come esperto per essere stato in Afghanistan. Arriveranno migliaia di profughi e vedremo come si comporterà Salvini, visto che anche lui è complice di questo disastro.
Luigi Zanetti