Stati Uniti Papera Amelia può stare in corsia
mentre gli italiani picchiano i camici bianchi
L’educazione volatile. Noi umani abbiamo tanto da imparare dalle oche. Ad esempio dovremmo imitare la pennuta Amelia, così educata e gentile in corsia dal veterinario, mentre negli ospedali italiani si mena al camice bianco senza pietà. Prima di raccontarvi l’avventura un grazie a La Stampa, che ci ha regalato questo apologo edificante e profondo, ambientato nella clinica Cape Wildlife Center, Massachusetts, Stati Uniti. Tutto inizia col ricovero dell’oca Arnold: “Il volatile presentava dei problemi a una zampa causati da due fratture”, scrive sul giornale degli Agnelli il giornalista segugio (una fonte anonima gli avrà consegnato la carta del referto). E di colpo, senza preavviso, l’epifania dei veterinari con Arnold sotto ai ferri: “Abbiamo sentito bussare alla porta. Ci siamo voltati e abbiamo visto la sua compagna nella veranda”. Amelia, “moglie” di Arnold, resta in corsia ferma e zitta. Gli italiani no. I dati Inail (2019) dicono 1.850 aggressioni in ospedale, 5 al giorno. Col Covid non va meglio.
Biella Donna geme rumorosamente. Il vicino di casa ha paura
e chiama i Carabinieri. Nessuna violenza, faceva solo l’amore
La risposta giusta. Cosa avrà mai detto, il tizio di Borriana in provincia di Biella, quando i militari dell’Arma si sono palesati a lui per dirgli frasi di circostanza che potrebbero aver suonato approssimativamente così: “Buonasera, siamo andati nell’appartamente da lei indicato, da cui effettivamente provenivano urla di donna, come da lei indicato, e però abbiamo constatato che le grida non erano causate da una violenza perpetrata, come da lei temuto, al contrario noi dell’Arma abbiamo verificato che la donna stava provando momenti di intenso piacere sessuale”. Al che, il vicino di casa potrebbe aver risposto circa così: “Scusate sembrava che la stavano picchiando”, per rientrare mesto in casa pensando a chissà cosa. Viene in mente il leggendario match di tennis Krueger-Tiafoe, nel 2017 a Sarasota, Florida. Sul campo si odono gemiti fortissimi che arrivano da lontano e Tiafoe sbotta prima del servizio: “Non può essere così bravo!”. Ecco la frase giusta per l’uomo di Borriana.
Lugo, Ravenna Parrocchiana tormenta il prete: lo pedina
e gli sussurra a messa. Lui la denuncia per stalking. Arrestata
Consigli per una serie tv. Apprendiamo da Fanpage che una signora di Lugo (Ravenna) sussurrava frasi al prete (forse sconce non si sa) mentre lui diceva messa. E non è il dettaglio più piccante di un dramma che evoca il popolare sceneggiato Uccelli di rovo, dove padre Ralph è combattuto tra il collarino e l’amore carnale. Mentre il parroco di Lugo ha denunciato per stalking la sua fedele spasimante, finita agli arresti domiciliari, della serie tv non sveleremo l’intricata trama. Diremo però che Uccelli di rovo nel lontano 1983 ha spopolato in America e persino nell’Italia democristiana e timorata di dio. Su Canale 5 raccolse più di 14 milioni di spettatori e La Stampa titolò: “Parola al pubblico femminile: ‘Quel prete è ambizioso”. Lo criticano ma lo amano”. Il genere “sesso in tonaca”, si sa, piace a maschi e femmine: vende bene in libreria, al cinema, in edicola, fa share in tv ed è cliccatissimo su pornhub e gli altri siti di pornografia. Presto la nuova serie dal titolo scontatissimo: Uccelli di Lugo.
Thailandia Scimmie dipendenti dallo zucchero invadono
le strade a caccia di dolci. Terrore e guerriglia urbana
Attenzione al diabete. Il Pianeta delle scimmie forse non è solo un film e una suggestione. Diversi video amatoriali, svela today.it, testimoniano come a Lopburi, in Thailandia, i primati stiano scalzando gli umani. I filmati mostrano scene di guerriglia urbana: orde di primati all’assalto di negozi alimentari, abitanti aggrediti e terrorizzati. Certo, la località del Paese asiatico è anche detta “città delle scimmie” perché i mammiferi scorrazzano liberi e senza ostacoli. Ed è altrettanto vero che Lopburi è famosa per il “Monkey buffet festival”, quando a novembre migliaia di turisti si divertono a sfamare le scimmie (comprendiamo bene l’entusiasmo) offrendo loro frutta, caramelle, biscotti e ogni ben di dio. Ma la situazione è sfuggita di mano: “Le scimmie sono diventate dipendenti da cibo di strada e zuccheri”, scrive today. Dunque un avviso ai romani: non date da mangiare a topi, cinghiali, piccioni e gabbiani, specie i dolciumi.
Scozia La maratona dei ricchi: 190 chilometri di sudore
tra maggiordomi, idromassaggio e chef (per 18 mila euro)
Lusso estremo. Ma perché i ricchi spendono tanti quattrini allo scopo di sudare e soffrire? Ce lo chiediamo dopo aver letto sul Corriere, che lo ha scoperto dalla Bbc, che in Scozia per correre i 190 chilometri della maratona Highland Kings bisogna sborsare 15.499 sterline, oltre 18 mila euro. Invece per una gara di resistenza qualunque bastano circa 120 euro. La differenza è nel contorno di “maggiodomi, vasche per l’idroterapia, motoscafi veloci e chef stellati”. Il sacrificio sì, ma ben comodi e nel lusso. “I partecipanti correranno come leoni e riposeranno come dei re”, promette la direttrice della maratona Rebecca Silva. Per i ricchi amanti dell’avventura il costoso privilegio d’incontrare l’esploratore Ranulph Fiennes, durante una cena di gala in un campeggio di lusso (sì, esistono e si chiamano glamping) per apprendere i segreti della sopravvivenza in situazione estreme, ché la carta oro si può sempre smagnetizzare. E se poi il maggiordomo s’ammala, l’idromassaggio fa le bizze e lo chef va in sciopero? Ci sono i segreti di Ranulph Fiennes.
Rozzano, Milano Sessantenne compra una capra viva
e la massacra in giardino (e se non si può fare è dittatura)
Lo dice pure Cacciari. Doveva sembrare la scena insanguinata di un film horror, quella apparsa agli occhi dei poliziotti, invece era il cortile di un appartamento a Rozzano, nel profondo nord della provincia milanese. Il proprietario dell’abitazione infatti aveva appena macellato una capra di grossa taglia nel giardinetto di casa sua, quando sono arrivate le forze dell’ordine allertate dai vicini. Il sessantenne ha detto di aver comprato l’animale vivo e ha confessato tutto. Embè (avrà pensato) uno non è più libero di comprare ciò che vuole, vivo o morto purchessia e di farne quel che gli aggrada, magari uccidendo la bestia in cortile (nemmeno a casa propria si è liberi!) tra atroci sofferenze e sangue ovunque? E quegli spioni dei vicini non potevano farsi i fatti loro, chiudere le finestre e tapparsi le orecchie per non udire i lamenti disperati di una capra morente? È evidente, lo dice in tv pure il filosofo Cacciari e chi non lo ammette è un mascalzone: non è più democrazia ma una dittatura sanitaria.
Eboli Uomo in vacanza lascia la famiglia per stare coi nudisti
Vigili urbani lo inseguono e braccano. E la moglie l’aggredisce
Arresti domiciliari. Anche i nudisti si sono fermati a Eboli, inseguiti dai vigili urbani. Ora immaginiamo la scena: uno sciame di uomini e donne senza veli che scappa trafelato dalla spiaggia con l’autorità pubblica alle calcagna, tra le vie di un paesino. Su uno dei fuggiaschi il destino si è accanito perché dopo l’inseguimento, acciuffato desnudo dai caschi bianchi, è arrivata la moglie infuriata per riempirlo di mazzate. Ma grazie ai vigili è uscito incolume dall’aggressione. Lo “svergognato” infatti era in vacanza con figli e coniuge. Ma com’è possibile che un papà perda la bussola così? Per fortuna il Giornale di Salerno ha indagato: “Secondo quanto ricostruito, un uomo di 50 anni che era in spiaggia con la sua famiglia ha deciso di spingersi verso la locale spiaggia dei nudisti, nei pressi del poligono militare, dove si è fermato a fare il bagno nudo insieme agli altri presenti. Qualcuno, però, ha allertato i vigili urbani”. Il padre ha rimediato una multa e un verbale per atti osceni. Ma la pena corporale arriva a casa.