Sono un sardo. Un sardo stanco di vedere ripetersi ogni anno il teatrino dei politici che si stracciano le vesti, che si affannano a scrivere post memorabili sui social in merito al disastro degli incendi in Sardegna. Sono stanco di vedere la mia terra rasa al suolo e non vedere, al contrario, alcuna attività seria di prevenzione. L’operazione Teletron, tra le più efficaci, è stata bloccata nel 2005. Da allora gli incendi hanno ripreso a distruggere puntualmente questa o quella parte dell’isola. Con sistemi metodici che fanno pensare che ci sia un piano ben preciso. Business. Mi vien da pensare ad esempio che i Canadair, gli aerei antincendio, sono di compagnie private al servizio della Protezione civile. E costano circa 6.000 euro all’ora d’intervento. Gli elicotteri un po’ meno. E allora mi vien voglia di citare una frase importante detta da una persona ancora più importante; segui i soldi e troverai i mandanti. Quanto ai politici un invito: meno passerelle mediatiche, più fatti. Altrimenti tacete e andate a fare in culo.
Bruno Maniga, Sassari
Gentile signor Maniga, anche noi, pur non essendo sardi, siamo assai stufi di scrivere puntualmente dei disastri che distruggono quel tesoro che è la Sardegna. Disastri che hanno un unico colpevole: l’uomo. O meglio, la politica. “Il Fatto” in questi mesi ha raccontato le inchieste che le Procure di mezza Italia hanno aperto sugli appalti dell’antincendio. Abbiamo anche dato conto di come sull’appalto dei Canadair da 800 milioni di euro si stia celebrando un processo presso il Tribunale di Roma. Infine, il giornale ha provato a spiegare perché l’attuale giunta sarda sia estremamente responsabile per l’inferno di fuoco che ha devastato l’Oristanese. Abbiamo cercato di raccontare come gli interessi privati abbiano avuto il sopravvento sulla tutela della “cosa pubblica”, ripercorrendo la rete di clientele e di nomine clientelari che ha caratterizzato i primi tre anni della giunta guidata dal sardista-leghista, Christian Solinas. Anche della (triste) “questione Teletron” abbiamo parlato (forse tra i primi), raccontando dello spreco di 32 milioni di euro pubblici. Crediamo di poter dire che noi (e pochi altri, come Mario Guerrini) i soldi abbiamo provato a “seguirli”. Il problema è che per quanto si denunci, poi è il singolo che sceglie i propri rappresentanti politici.
Andrea Sparaciari