Il vaticinio l’ha lanciato il 7 luglio: “Anche per la Campagna antincendio 2021 in Sardegna abbiamo una flotta adeguata che garantisce tempi di intervento brevi”. Parola di Gianni Lampis, assessore regionale all’ambiente della giunta di Christian Solinas. Un’affermazione smentita tragicamente sabato scorso, quando l’Oristanese ha iniziato a bruciare. Per arginare le fiamme, sono state mobilitate 60 unità a terra, 5 canadair, un elicottero, più 4 velivoli giunti da Grecia e Francia.
Il rogo alimentato dai forti venti solo ieri ha concesso una tregua. Terribile la prima conta dei danni: 20 mila ettari di boschi, querceti e uliveti andati in fumo, centinaia di migliaia di animali carbonizzati, intere coltivazioni e attività commerciali cancellate, danni per centinaia di milioni, 1.500 sfollati (tornati ieri quasi tutti a casa). A Cuglieri è andato in cenere l’olivastro millenario, il monumento naturale di “Tanca Manna”.
Una tragedia che non ha sorpreso gli ambientalisti del Comitato spontaneo del Montiferru, che il 7 giugno scriveva al Comune di Cuglieri e alla Regione: “La vegetazione abbandonata a se stessa, a causa della mancanza di politiche di forestazione, di piani di prevenzione e della pianificazione di tagli controllati (…), è diventata talmente fitta e impenetrabile da rappresentare un pericoloso deposito di combustibile alla mercé di qualunque piromane che può decidere di appiccare un incendio senza lasciare alcuna possibilità di spegnerlo e vederlo bruciare fino a quando non si sarà consumato l’ultimo albero”. Esattamente come è avvenuto.
“Saremo inflessibili nella ricerca delle responsabilità di una tragedia immane”, ha tuonato Solinas. Ma i responsabili non sarebbero solo i piromani.
Il 20 maggio 2021 il Consiglio regionale approvava infatti la norma che spostava la Direzione generale del Corpo forestale sotto la Presidenza della Giunta. Cioè sotto il controllo del presidente. Non un dettaglio tecnico, ma un’ennesima leva nelle mani di Solinas per decretare assunzioni, avanzamenti di carriera e nuove nomine per i posti vacanti. Nomine che però, a oggi, non ha ancora fatto.
Tanto che il 6 luglio scorso, i sindacati dei Vigili del fuoco denunciavano i “gravi ritardi” organizzativi che stanno “limitando l’operatività del Cfva”. Denunciavano poi che “fra qualche giorno scadranno irrevocabilmente quattro direttori di servizi territoriali che dovranno essere avvicendati in piena campagna antincendio con relativi ritardi (…) evidenti macroscopiche inaccettabili carenze nella programmazione”. Ma i dirigenti dell’antincendio non ancora rinnovati sono molti di più, tanto che appaiono sguarniti i responsabili degli uffici dell’Antincendi e logistica; Affari generali-personale; gli Ispettorati di Oristano, Nuoro, Lanusei e Iglesias. Solo Sassari, Tempio Pausania e Cagliari sono pienamente operativi.
Solinas, il 22 luglio, ha anche silurato il dg del Corpo forestale, Antonio Casula, perché presente al famoso pranzo di Sardara dell’8 aprile.
Inoltre il presidente appena insediato aveva deciso di affidare la Protezione civile a un suo compagno di partito (“una cambiale elettorale al Partito Sardo d’Azione”, dice una fonte interna), Antonio Belloi, sebbene fosse privo dei requisiti richiesti per l’incarico.
Quella nomina è storia nella storia: ingegnere, pompiere volontario e campione di sollevamento pesi, Belloi assurge alla vetta della Protezione civile nonostante vanti come incarico dirigenziale solo la direzione di una associazione sportiva dilettantistica. La nomina (che avviene insieme con quella di Silvia Curto, un’altra che non avrebbe avuto i titoli per diventare dg) spinge il sindacato dei dirigenti regionali Sdirs a ricorrere al Tar, ma il Tar si rifiuta di pronunciarsi (a presiedere il collegio è il giudice Francesco Scano nominato la settimana scorsa braccio destro dello stesso Solinas). Ma si muove anche la Procura di Cagliari, che il 10 dicembre 2020 chiude l’indagine contestando per quelle nomine il reato di abuso d’ufficio a Solinas, al suo capo di gabinetto, Maria Grazia Vivarelli, di induzione indebita a dare o promettere utilità e all’assessore al Personale, Valeria Satta, la tentata concussione.
Ora, che il fuoco devasta la Sardegna, sapere che c’è Belloi al comando delle operazioni a molti non fa dormire sonni tranquilli.